Salsiccia e fagioli in padella alla veneta
Le luganeghe e fasoi (salsiccia e fagioli) sono una ricetta regionale veneta tipica della tradizione contadina. Da servire con contorno di polenta.

NB: mi piace dialogare con i miei lettori. Usa i commenti per dirmi che ne pensi della ricetta o per chiedermi spiegazioni se non ti è chiaro qualcosa 😉
Come si preparano le salsicce e fagioli in padella

Salsiccia e fagioli
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Ingredienti
- 6 salsicce
- 1 cipolla
- 1 bicchiere vino
- 350-400 g fagioli cotti
- 350-400 ml passata di pomodoro
- rosmarino q.b.
- olio q.b.
- sale q.b.
- pepe q.b.
- peperoncino q.b.
Istruzioni
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- Rosola le salsicce in padella una decina di minuti.
- Aggiungi un bicchiere di vino. Copri la padella e lascia evaporare l’alcol a calore medio
- Trita finemente una cipolla.
- Quando gran parte dei liquidi saranno evaporati metti da parte le salsicce. Aggiungi la cipolla e falla soffriggere nel grasso delle salsicce per 5-10 minuti. Se le salsicce erano magre puoi aggiungere un po’ d’olio.
- Aggiungi la passata di pomodoro.
- Unisci le salsicce, un po’ di rosmarino e un po’ di sale. Continua a cuocere a calore medio-basso per 15-20 minuti.
- Quando il sugo si sarà ristretto togli il rosmarino e aggiungi i fagioli. Aggiungi un po’ di peperoncino. Mescola e cuoci ancora per qualche minuto.
- Servi le salsicce e fagioli direttamente in padella accompagnandole alla polenta. Buon appetito!
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Video ricetta
Note
Consigli
- Per questa ricetta ho usato normali salsicce e non luganeghe trevigiane. Se vuoi fare una versione più autentica di questa ricetta utilizza luganeghe.
- Puoi cuocere i fagioli per bollitura o in pentola a pressione. In alternativa puoi utilizzare fagioli in scatola opportunamente lavati dal liquido di governo.
- Se le salsicce sono particolarmente grasse puoi rimuovere parte del grasso rilasciato dopo la rosolatura.
Varianti e alternative
- Puoi usare sia salsicce grosse che quelle sottili.
- Puoi usare qualsiasi tipologia di fagioli tu abbia a disposizione. Io ho usato fagioli borlotti ma questa ricetta viene particolarmente bene anche con i fagioli rossi.
Vuoi un’alternativa? Prova le salsicce alla cacciatora
Conservazione
Puoi conservare le salsicce e fagioli in frigorifero in un contenitore ermetico per un paio di giorni. Per riscaldarle trasferiscile in padella, aggiungi qualche cucchiaio di acqua e scalda con coperchio per 5-10 minuti girando di tanto in tanto.
Che vino abbinare
Abbiamo un piatto povero saporito e succulento. L’abbinamento ideale è un vino rosso di medio corpo con un minimo di tannini per contrastare la succulenza delle salsicce. Io sceglierei un Cabernet Sauvignon.
Curiosità
Il Mangiafagioli è un dipinto di Annibale Carracci datato tra il 1584 e il 1585. La tela ritrae un contadino intento a mangiare una ciotola di fagioli. I fagioli sono il piatto povero per eccellenza e ogni volta che ne mangio una ciotola mi torna in mente quel dipinto. Cambiano le epoche, i vestiti e le abitudini ma alcuni piatti della tradizione rimangono sempre invariati. Certo, nel dipinto non ci sono le salsicce. Tuttavia anche all’epoca era molto probabile trovarle nelle tavole dei contadini nei mesi invernali; perlomeno lo era in Veneto. I primi scritti riguardanti le luganeghe trevigiane risalgono al XVI secolo. Tradizionalmente la macellazione del maiale avveniva a novembre. Subito si mangiavano le frattaglie, il sangue e le ossa (bollite sono la fine del mondo). Si metteva da parte il lardo (che sarebbe stato poi utilizzato tutto l’anno in cucina) e si preparavano gli insaccati. Tra questi, per primi si consumavano le salsicce e i cotechini (che dopo pochi mesi irrancidivano). Successivamente si mangiavano i salami e le soppresse. Per ultimi si consumavano pancetta e ossacollo. La salsiccia con i fagioli, o meglio le luganege coi fasoi, erano una delle ricette più diffuse nella cucina povera trevigiana. Si tratta di un piatto molto saporito e dai connotati tipicamente invernali (il maiale si macellava appunto a novembre). I fagioli freschi nei mesi invernali erano ormai un ricordo e per questo motivo si usavano i fagioli secchi. Ricordiamoci che nelle case il congelatore non esisteva e i prodotti in scatola non erano diffusi. Trattandosi di alimenti sostanziosi la preparazione fungeva da piatto unico e veniva servita con l’immancabile contorno di polenta.